Un viaggio tra sogni, malattia e rinascita
Molto spesso il vino è considerato un vero e proprio viaggio tra i sapori…
In alcuni casi invece un vino può essere molto più di questo.
È proprio questo il caso de “Il Fanciullino”.
Un vino che racconta una storia unica, non solo di uve e terroir, ma anche di passione, coraggio e metamorfosi.
Riunisce in un calice i sapori dell’amore per la terra, l’eredità di un sogno inseguito e la risolutezza di un giovane uomo nel superare le avversità della vita.
Questa è la storia di Alessio, il giovane custode del progetto Tenuta Levìa e produttore del vino “Il Fanciullino“.
Prima di imbracciare le redini dell’azienda di famiglia, Alessio era immerso in un’altra vita.
Era un ingranaggio nella macchina della vita urbana, un giovane professionista trascinato dalla corrente della vita frenetica di Roma.
Costretto, come tanti, a fare i conti ogni giorno con il traffico cittadino, lo stress di un ambiente lavorativo frenetico e un ritmo di vita che sembrava non lasciare spazio per nient’altro se non il duro lavoro.
Incatenato alla sua scrivania in una metropoli che inghiottiva ogni minuto del suo tempo libero.
Ma poi, come una goccia d’acqua che trova il suo cammino attraverso le rocce più dure, la vita di Alessio ha preso una svolta inaspettata durante un viaggio di lavoro a Santiago de Compostela.
Tra i sentieri di pellegrinaggio e le antiche pietre della città, Alessio ha incontrato alcuni eroici viticoltori della Ribeira Sacra.
Questi artigiani del vino, coltivano la vite su dei terrazzamenti scavati nella pietra delle ripide gole che costeggiano i fiumi Rio Sil e Rio Mino.
Nonostante le asperità del terreno, le pendenze assurde delle vigne e le difficoltà di coltivazione questi Eroi hanno coltivato la passione per la viticoltura con un’abnegazione e un amore che hanno risvegliato qualcosa in Alessio.
Le loro storie gli hanno fatto tornare in mente l’eco dei racconti del nonno e dei pomeriggi passati con lui tra le vigne di famiglia.
Come ogni cammino spirituale, la visita a Santiago de Compostela ed il cammino in Ribeira Sacra hanno gettato una luce nuova sul sogno della vigna che aveva ereditato.
Ma è stato un evento brutale e inatteso, a spingere Alessio a guardare la vita da una prospettiva radicalmente diversa.
La malattia.
Si è ammalato alla milza, in maniera seria e molto insidiosa per la sua salute.
Nel silenzio di quelle lunghe giornate steso in un letto d’ospedale, Alessio ha avuto il tempo di ascoltare quella voce che era stata a lungo soppressa.
L’idea di cambiare vita e lavorare nella vigna a contatto con la natura non era più soltanto un sogno romantico, ma era diventata una necessità, una chiamata urgente che non poteva più essere ignorata.
Spinto dal coraggio e dalla motivazione di superare la sua malattia, e dall’ispirazione dell’indomabile passione dei viticoltori della Ribeira Sacra, Alessio ha deciso di cambiare il corso della sua vita.
Nell’ombra della sua malattia, ha trovato la luce.
Ha capito che era il momento di cambiare rotta, di abbandonare la frenesia della città e di seguire il sogno di Nonno Pierino.
Quel sogno che il nonno non era riuscito a realizzare, quel sogno che era rimasto in sospeso come un grappolo d’uva non ancora maturo.
Creare il proprio vino
invece di vendere le uve prodotte alle grandi aziende di zona
Ritornare alla vigna non è stato facile.
Era necessario ridisegnare il modo in cui si lavora la terra e innovare l’approccio di un’azienda che produceva solamente uva ma che non creava vino.
La chiave dell’innovazione parte dal passato, dalle lezioni del nonno alla storia che quei filari d’uva portavano con sé.
Collaborare con le piante invece di sfruttarle.
Ed è lì che nasce l’idea di vinificare solamente le uve provenienti da un singolo vigneto, il primo impiantato da Nonno Pierino, e selezionare solamente le uve di piante antiche, che hanno superato i 40 anni d’età.
E così è nato “Il Fanciullino” il risultato di questa metamorfosi.
Un vino, prodotto in sole 1944 bottiglie, che è la sintesi di questa trasformazione:
un blend di terra, amore e sogni.
Un vino che racconta la storia di un giovane che ha avuto il coraggio di realizzare ciò che il nonno non aveva potuto completare.
“Il Fanciullino” è un omaggio al sogno di Nonno Pierino, ma è anche la realizzazione del sogno di Alessio:
creare un vino speciale, un vino che parla di lui, della sua famiglia e del suo legame con la terra.
Ogni sorso è un brindisi alla rinascita, alla resilienza e a coloro che osano sognare e trovano la forza per trasformare i propri sogni in realtà.
Ogni sfida nasconde un’opportunità.
Non importa quanto possa sembrare difficile il cammino: con coraggio, passione e un pizzico di follia, ogni sogno può diventare realtà.